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martedì 25 novembre 2008

il funerale

Ricominciamo, va.
Ricominciamo da Hellblazer.
Ritroviamo la nipotina di John (ricordate?!) al funerale del nonno.
O meglio, prima del funerale. L'ombra permane e lei è l'unica a vederla. (ma va?).
Così sappiamo per certo che è una Constantine.
il padre è un idiota, la madre ha rifiutato da tempo il destino dei Constantine quindi Gemma è sola con questo peso.
Sola.
Sola ad attendere l'arrivo dello zio John. "Lo zio John ne capisce di fantasmi" (fosse un esperto di viacal...)
Ma ovviamente John non si presenta in chiesa, fa tutto il suo percorso per la via più dura (alla faccia del masochismo) e da l'estremo saputo guardando le fiamme che consumano il cadavere (una scena che in un film dell'orrore farebbe saltare in piedi anche il regista. Ma ovviamente in un film dell'orrore non permetterebbero mai una scena del genere) e lui e la nipotina si trovano solo molto più tardi, a casa.
John da un paio di consigli a Gemma, poi gli torna in mente perché il vecchio era in quelle condizioni. Che ha a che fare con il come ha scoperto che razza di casino che era la magia.
Una storia sui conflitti generazionali, l'incomunicabilità, le debolezze umane e l'elevato grado di malvagità che dimostriamo nell'adolescenza.
Soprattutto con le persone che ci amano (o a volte che ci odiano, la sottile linea fra questi due estremi è un altro degli argomenti di questa storia).
Una storia su quanto è facile farsi del male quando sarebbe molto più intelligente volersi bene.
In fondo le parole della sorella di Constantine a proposito del marito sono un'ottima chiave di lettura di tutta la storia.