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giovedì 31 gennaio 2008

2 minuti

Sarò io che sono un alieno oppure sarà il fatto che ne ho visto solo un paio di puntate, ma non trovate anche voi abissalmente noiosa quella pecionata che ci propinano subito dopo il tg1?
Appena dopo cena. Per un bulimico è molto meglio delle dita in gola.

mercoledì 30 gennaio 2008

miniserie

Della serie cose che non mi ero sognato di acquistare ma che sto leggendo nella sfida a chi legge prima la Biblioteca delle nuvole.
Hush è un bel ciclo, molta azione e qualche buona riflessione della serie batmanesca (metà delle quali possono lasciarmi di un'indifferenza glaciale, a dir la verità).
I disegni sono buoni, peccato che il finale sia di una fiacchezza disarmante e la parte che dovrebbe tirare le fila apre buchi nella trama che (cito Yakko Warner, mi pare) ci passerebbe un tir.
Nello stesso numero finisce anche la serie Superman rinascita, del sempre grande Mark Waid e il potremmo tranquillamente farne a meno, leinil yu.
Sempre grande a volte è un iperbole insostenibile.
La cosa migliore di questa mini che cerca di riconnettere le parti più noiose della serie televisiva al fumetto è che sbrodola così tanto fuori dalla continuity che se ne può tranquillamente fare a meno.
Waid aveva occasionalmente scritto roba poco leggibile ma non gli era ancora mai capitato di sbagliare sistematicamente tutti i personaggi tranne uno.
Se in più ci mettete che l'uno è il tizio sulla sinistra di jimmy olsen a pagina 37, terza vignetta la recensione è completa.
E veniamo a Lobo unbound.
Giffen è sempre un grande, i disegni di Horley sono più che buoni. Una serie veramente godibile e, soprattutto, senza sbavature.
Peccato (ma si fa per dire) che il politically uncorrect (o come cazzo si scrive) del personaggio e della serie non hanno più lo smalto che avevano quando c'era il codice di autoregolamentazione su quasi tutti gli albi.
Adesso che di sesso politica e religione se ne parla anche su Topolino e che la violenza gratuita si trova quasi più solo nei cartoni di Tom e Jerry, per quanto è stata abusata, la godibilità si riduce.
Resta cmq un buon due spanne al di sopra della media.

poi ditemi che non lo trovate adorabile



Grazie per la segnalazione Giovanni

martedì 29 gennaio 2008

di pupazzi

Visto il film Ghost in the shell. Dovrei dire rivisto dato che ce l'avevo in cassetta e a suo tempo l'avevo, naturalmente, visto almeno una mezza dozzina di volte.
Di fatto è l'espansione e parziale, molto parziale, rilettura dell'ultimo episodio della prima serie del manga. L'episodio del marionettista, che in questa versione chiamano il signore dei pupazzi.
Bella roba e corposa, sempre che piaccia il genere.
Francamente rispetto alla riflessione su cosa sia l'intelligenza e dove si collocano i limiti della vita era meglio sia il manga che la serie animata* (soprattutto i primi episodi in cui compaiono i carri armati senzienti).
Comunque una bella oretta d'animazione con qualche chicca significativa.
Vado a vedermi l'episodio 25 della serie animata*.
Ve ne parlerò quando l'ho vista tutta.


*nota successiva. Ovviamente parlo della serie stand alone complex

ora

Adesso che ho adeguato il fuso orario ai paesi civili, invece che alla giungla dell'iniquità, sto meglio.

interfaccia

In questi giorni di pressante fancazzismo un fumetto mi è riuscito di leggerlo.
Ops, un manga.
Vabbé, a parte le precisazioni più o meno serie si tratta di Manmachine interface, un'avventura della serie Ghost in the shell, di Masamune Shirow (o Shirow Masamune, dipende se siete o non siete puristi).
'Sta serie, come spesso succede in un universo sincronico, mi sta precipitando addosso in questi giorni. Delle altre parti parlerò a tempo debito, man mano che vado avanti con i post.
La prima serie a fumetti era un notevole esempio di serializzazione di belle storie d'azione di fantascienza cyberpunk.
Con quel tanto di giapponese che rende il cyberpunk più credibile (è un sottogenere che si è affermato in un periodo in cui si credeva che l'Asia e in particolare il Giappone avrebbero dominato tecnologicamente il xxi secolo, da allora il pregiudizio è rimasto in piedi, cambia solo, di anno in anno, il paese trainante).
Questa storia, che mantiene l'ambientazione sviluppando il finale della prima serie in maniera abbastanza lineare, introduce qualche bella idea ma, francamente, ha anche qualche difettuccio.
Intanto, come spesso succede, sbrodola nel mistico. Quando si parla di AI il cyberpunk 'sto rischio lo corre, ma francamente a me un po' fastidio lo da.
Inoltre, pur essendo rutilante l'azione, soprattutto nelle parti di scontri informatici la narrazione tende a risentire di un'eccessiva lunghezza delle scene e di un eccessivo ricorso alle tecnobubbole (ingrediente essenziale per la fantascienza tecnologica, ma come tutti gli ingredienti e soprattutto quelli importanti, la dose è l'elemento sostanziale).
Malgrado tutto resta una lettura godibile, soprattutto per gli amanti del genere.

ps ma non c'era neppure fancazzismo, chi cazzo l'ha compilato 'sto dizionario del correttore ortografico, razzinga?

domenica 27 gennaio 2008

pubblicazione

Ho pubblicato due racconti nella fanfiction. Il link lo trovate sul blog.
I racconti sono Timewalker 7, seconda parte di un racconto che tocca marginalmente il periodo dei Ciompi e K'lrt 2, una storia di fantascienza.
Buona lettura e fatemi sapere.

sabato 26 gennaio 2008

si va ad incominciare

primo post.
Era un bel po' che me lo proponevo e finalmente mi sono deciso. Faccio anche io il mio blog.
Il titolo è tale che mi vergognerò a dirlo in giro, serve a limitare il narcisismo. Dovrebbe, per lo meno.
Mi sto guardando delle puntate di DragonBall Z, mentre scrivo e cerco di capire come funziona 'sto blog.
Buffo, nel correttore ortografico non c'è il termine blog.