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giovedì 13 agosto 2009

du cazzate

Aung San Suu Kyi condannata a 18 mesi per impedirle di partecipare alle elezioni. Chissà che ne pensano Travaglio, Grillo e Di Pietro di sto modo molto loro di concepire la democrazia?
Sarà che essere condannati, a volte, non è un discredito.
Immaginate l'Assemblea Costituente senza i condannati dal sistema giudiziario ancora in vigore, vuoto per pieno, a quei tempi?
Il problema è che la scatola delle cazzate è sempre aperta.
Ma questa cojonata della via giudiziaria al socialismo che è ancora imperante in Italia è insopportabile. Come se i giudici, con qualche trascurabile eccezione, non facessero parte delle stesse logge, anche segrete, dei magnati della comunicazione, dei generali dei carabinieri, dei mafiosi. Tutti assieme a pranzo a ingozzarsi alla faccia di chi lotta per campare, di chi combatte per i diritti, di chi sbarca il lunario alla bell'emmeglio.
Vabbé, alleggerimo.
Ridendo e scherzando me stavo a guardà un po' de video de metal che me so capitati sott'occhio 'sti giorni. A conti fatti sto a cercà de mette ordine, potete immaginà che casino.
Erano per lo più a tematica horror, che ce vole, per sta dietro ai testi de parecchi de loro.
Peccato solo un po' monotematici. Inoltre un solo numero di Spawn è 50 volte più tetro (non parlamo de Hellblazer). Poi me so visto i Metallica. 4 spogliarelli e vago soft-porno. Almeno non nascondono il target sostanzialmente adolescenziale maschio.
Ma bando alle ciance, recupero per recupero ho cominciato a legge il manga de Galaxy Express 999, magari qualcuno se ricorda il cartone.
A conti fatti l'opera de Matsumoto c'ha 4 o 5 punte ideologiche che per noi occidentali so ostiche (o po darsi che il tizio stia veramente fori come un balconcino).
C'è da di che, tagli, traduzioni fantasiose (a voler essere buoni) e doppiaggi fatti con un po' ogni orifizio del corpo aiutano a rendere del tutto astrusi anche interi passaggi di Capitan Harlock, di per se piuttosto lineari.
Ma con sta serie raggiungevano dei picchi creativi senza pari.
Leggendo il manga il tutto è più comprensibile.
Più d'una volta, magari, di fronte a qualche passaggio topico o qualche dubbio cosmico la tentazione de di: "si, vabbé, ma mo annamose a fa na passatella, va" (a questo proposito, un po' de giorni fa ho visto, in questi programmi di promozione turistica, la bumbabah - o come mai se scriverà) è forte.
Quel che è certo è che tratta con maggior profondità, ma soprattutto spaziando più ampiamente, attorno a una tematica che è quanto mai attuale. Potenza profetica della fantascienza.
Quanto possiamo permettere alla scienza di interagire coi nostri corpi, modificandoli? E fino a che punto di questa mutazione possiamo ancora dirci umani, prima di cambiare, anche ontologicamente, in qualcosa d'altro?
Tematica interessante ed attuale, trattata co molta più intelligenza (nel correttore ortografico de sto blog non c'è intelligenza. Sarà significante?) e sensibilità di quanta ne spunti fuori dalla cinica strumentalità clerico-fascista o balbettante mancanza di idee e coraggio a cui ci ha condannato il dibattito nostrano sul testamento biologico (che incidentalmente, poco o nulla c'entra con il tema).
Quindi pur uscendo 'sti volumi col contagocce, come un po' tutti i manga divertenti, ultimamente, li prendo volentieri.
Mo ho finito il tempo, rileggo e pubblico sto pezzo.

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