Post in evidenza

licenze

  [Commons Deed] [Legal Code]

mercoledì 23 settembre 2020

per la guardia dell'infinito

 Abbiamo aggiunto una illustrazione di the Katz in calce alle storie della Guardia dell'Infinito.

La aggiungo qui assieme al link per iniziare, per chi vuole, la lettura.

Speriamo sia una collaborazione lunga e fruttuosa






http://www.marvel-it-fanfic.com/RACCONTI/la guardia dell'infinito UE 1-3.htm

 




sabato 19 settembre 2020

La spada del destino di Andrzej Sapkowski



Avevo detto che avrei letto almeno i due volumi di racconti prima della seconda stagione del telefilm, che però stenta ad arrivare. Anche la lettura era stata interrotta per troppi cazzi che avevo da fare, un peccato, in effetti. Buona parte dei racconti migliori, in effetti, erano nel precedente volume, qui però ce ne sono alcuni con un taglio più leggero che sono davvero piacevoli e in ogni caso migliori di quelli più cupi. Molto buono il frammentario ultimo episodio, in cui si precipita in maniera improvvisa nel pieno dell'azione. Anche qui devo dire che preferisco i racconti al telefilm, hanno più senso. Il migliore è probabilmente il racconto sul mutaforma. Probabilmente aggiungerò cose a questo post. 

lunedì 14 settembre 2020

Leepus. Dizzy. di Jamie Delano.


Ammetto che non appena capita un libro di uno degli autori inglesi che ho amato sui fumetti, in particolar modo quelli Vertigo (o pre-vertigo), mi ci butto a pesce. Figurarsi poi il tizio che ha scritto il miglior ciclo in assoluto di Constantine.
Cominciamo quindi dai difetti. 
Credo che l'unico libro di Wu Ming che non ho sia l'armata dei sonnambuli. L'ho comperato per regalarlo a mio fratello e, notando la carta spessa, semipatinata e troppo pesante e compatta, decisi di non prenderlo per me, accontentandomi della versione digitale.
Se ci piace il libro di carta è per tanti motivi ed uno è che la carta da rotocalco è per i rotocalchi.
Questo l'ho preso lo stesso, ormai l'avevo ordinato. 
E francamente spero che traducano ogni cosa di Delano. 
È una narrazione serrata, senza un attimo di respiro, con una certa ampiezza di pensiero e pure molta empatia. 
Non sembra passato un attimo da quando lo leggevo. 
I personaggi ci sono tutti, anche quelli di seconda, terza o quarta fascia. 
Non c'è scontro. 
Non capisco davvero perché non abbiano tradotto anni fa ogni sua cosa esattamente come non mi spiego la stessa cosa per decine di altri autori stupendi. 
Potrei dirvi di più, ma farei spoiler, invece preferisco che lo leggiate. E che Mike sia con voi. 
Ricordate che è Delano. 
Vi beccherete più di un cazzotto sotto la cintura. 

domenica 13 settembre 2020

Lady S. di Aymond, Van Hamme

 LA GAZZETTA DELLO SPORT - LADY S. 1, ALBI AVVENTURA , NA ZDOROVIE',  SHANIOUCHKA!

Comincio dal primo episodio (che come in realtà è classico per queste produzioni, in realtà sono due, in cui si sviluppa la storia.

È davvero un bel mucchietto di roba quello che ho riesumato riordinando le carte, e mentre esse finiscono negli scatoloni nel box o nel secchio del riciclaggio, a seconda della loro rilevanza (ma sto tenendo roba che non userò mai più o che è chiaramente sorpassata, nel dubbio) il materiale leggibile che c'era finito in mezzo in attesa, appunto, che si mettesse un limite al caos va letto.

Questa volta, perché altrimenti ogni determinazione è soggetta ad essere minata, si è trattato di una bella lettura, interessante.

Na zdorovié, Shaniuchka! - Alla tua salute, Suzie (episodio doppio, quindi)

C'è un fondo di ingenuità profonda nella protagonista, che per il momento ci sta, ma che rischia di diventare una patina di pensiero patriarcale, se non tenderà a sparire man mano.

Per il resto ok. Spy story gustosa, i pezzi finiscono comunque tutti al loro posto. I disegni sono belli, tra i disegnatori migliori a cui Van Hamme si è associato, a mio giudizio.

Su Van HAmme che vi dico. M'ha folgorato troppo tempo fa per riuscire a dirne che bene. Sui cicli lunghi tende a perdersi un pochino sulla distanza, forse percdhé non tutte le trame sono in grado di reggere agevolmente le 90 pagine, ma ogni volta che sifa una critica a lui bisognerebbe ricordare che comunque vola a una certa quota in un mare di cani della tastiera (o penna).

Qui di certo non sbaglia una virgola.

Al limite qualche personaggio è un po' troppo ben disposto col mondo, considerato che agiscono tutti in un barile pieno di squali.

sabato 12 settembre 2020

Dragonero Magazine 2018

DRAGONERO MAGAZINE 4 (2018)

 

Continua la serie di recuperi di roba che avevo ammucchiato sotto la voce "li leggerò" e che so tornati alla luce riordinando.

Francamente questo magazine poteva rimanerci.

Gli articoli mi sembrano un po' così.

Magari per un neofita costituiscono una fonte di notizie interessanti, ma se leggi fantasy da una vita le cose da scoprire le devi andare a cercare altrove, il che è un peccato, perché anche noi con un po' di esperienza abbiamo dei diritti.

Di buono c'è che non si è parlato solo dei 4 o 5 cicli un po' de moda di questi tempi ma anche di qualche perla, magari non rara ma un po' più nascosta.

Interesante l'articolo sui film.

Anche quello di Lippi su Frazetta.

I fumetti, invece, non so un gran che. Di fatto è una storia introduttiva ad episodi. Il primo è carino e divertente, con una o due cose che stonano, forse, ma carino e divertente. Il secondo boh, non è sto gran che, però è necessario alla narrazione. Si poteva fare di meglio, ci trovo troppi difetti e forzature. Il terzo sta li, tolte le ultime cinque vignette è un breve riempitivo. Immagino che se la sezione centrale fosse stata migliore non mi sarei lamentato più di tanto.

Boh, quindi.

mercoledì 9 settembre 2020

Mercurio Loi 14

Mercurio Loi # 14 - Nascondino :: ComicsBox



Riordinare aiuta a riprendere la lettura di cose lasciate via per decine di ragioni.

Riprendo quindi la lettura di Mercurio Loi, uno dei pochi Bonelli che prendo.

Inattuale per un blog che dell'inattualità farebbe un marchio, se ci fossero lettori.

Una serie presto conclusa, se fossi un nerd forse saprei dirvi perché.

I disegni sono belli, lo storytelling, soprattutto all'inizio è notevole, però la storia non decolla.

Proprio perché estremamente dettagliata nelle prime pagine quando deve chiudere è finito lo spazio, male.

Poi diciamocelo, che non fosse la ragazzina geniale a radunare le persone più intelligenti di Roma era l'unica consolazione del deludente numero in cui questa storia iniziava.

Poi Batman cambia Robin, con uno il cui padre è vivo.

Non so se avrei continuato l'acquisto, letto sto numero. Forse si, per la sequenza iniziale, davvero bella. A volte basta poco.


sabato 5 settembre 2020

gli invisibili di c. j. cherryh

Questo è un romanzo sull'individualismo, sull'impotenza del soggetto isolato di fronte alla realtà fuori da sé e su come una società di persone che credono di poter piegare la realtà alla volontà sia una società malata.
È inoltre un libro sulla potenza creatrice dell'arte.
Uno dei romanzi più belli ed intensi di questa straordinaria scrittrice e uno dei più politici. Assolutamente da leggere. 

mercoledì 2 settembre 2020

Trilogia Di Shyamalan sui Supereroi

 Split: alcuni indizi sul sequel presenti nel film? | Cinema - BadTaste.it

Glass Streaming - Guarda Subito in HD - CHILI

 

Ho esistato molto prima di scrivere questo post.

In effetti, come sostengono molti, questi due film, l'ultimo in particolare, abbattono di parecchio l'entusiasmo che ci si è costruiti attorno al primo film. 

Mi chiedevo perché, dato che in Split vediamo la magistrale interpretazione di un attore che da solo regge l'intero film (col solo aiuto di due spalle, brave anche loro), che riesce a cambiare facce da personaggio a personaggio con pochi sapienti trucchi e dei tre è l'unico film che rivedrò sicuramente.

Mi chiedevo ancora perché, dato che sono comunque tre film notevoli, con personaggi notevoli e attori notevoli.

Poi ho capito.

Questa è la decostruzione definitiva del supereroe. Non la prima né la prima che mette a tema questa stessa questione, ma la prima che la accoppia con la domanda fondamentale.

Se il mondo ha così tanto bisogno di eroi perché essi non spuntano fuori che in casi eccezionali?

Poi iersera, di fronte all'ennesimo sceneggiato sul tizio che si erge bastione solitario contro la mafia e viene ucciso, nel ricordo unanime della sua grandezza e nella prudente presa di distanza dalle sue azioni (più fattuale che teorica, ma del resto se la gente non pratica il vizio di sopravvivere come ad esempio Lucano, non c'è bisogno di portarla in tribunale) ho capito.

La tesi del film è che il mondo non ha bisogno di eroi. C'è chi, organizzato, si prende ben cura del fatto che non ne senta il bisogno, dirò di più, che non senta neppure il bisogno dell'idea che si possa essere eroi.

Questa trilogia trova la sua grandezza proprio in questo, che smonta diligentemente la metafora del supereroe e ne porta allo scoperto il limite estremo.

Nessuno cambia il mondo da solo. Non può, poiché il nemico è organizzato.

Non so voi, per me in questo momento non potrebbe esserci un messaggio più attuale, mi sembra di vedere tutti i giorni che mentre noi ci scanniamo l'un l'altro, su cose più o meno serie, quell'altri ce ammazzano. Ogni volta che una bomba d'acqua trova un ingorgo e si sfoga portando via qualcuno, magari con tutta la casa, ogni volta che uno sbirro spara alle spalle a un ragazzino invece che dar la caccia ai mafiosi, ogni volta che ci buttiamo sulla scissione dell'atomo invece che concentrarci sul padrone che afferma che siamo solo carne da tritacarne mi verrà voglia di cercare sul loro polso il trifoglio tatuato. Ma non è così, sono solo organizzati, non sono una cattiva organizzazione tutta d'accordo. Sanno chi è il nemico, ma non smettono di combattersi l'un l'altro. 

Ah. poi il trifoglio. L'ordinario trifoglio. Genio.

Ecco, almeno ricordiamoci chi è il nemico.

Glass è dio. Dimenticavo, Glass è dio. È la ragione per cui a un sacco di gente piace più il villain che l'eroe, ma lui se lo merita.

Poi si. Presi singolarmente 'sti du' film sono minori, rispetto al primo della trilogia.

Però non sono film singoli, inutile giudicarli singolarmente.

 

ps. spero in un quarto film su Casey Cooke. Lo so che l'opera è conclusa. Ma uno spinoff...