Post in evidenza

licenze

  [Commons Deed] [Legal Code]

domenica 8 novembre 2020

venerdì 6 novembre 2020

la giornata dello scrittore

Anche oggi giusto na cosa per condividere un contenuto

giovedì 5 novembre 2020

Dilbert di Scott Adams

 oggi una semplice prova con le immagini, però, già che ci sono, ve ne faccio una che potete leggere lo stesso



mercoledì 4 novembre 2020

the Umbrella Accadamy prima stagione



 

 spoiler

Ancora storie di viaggi nel tempo

Qui siamo più vicini a l'esercito delle 12 scimmie, ma con gente che vaga a caso e grandi organizzazioni per l'ordine temporale che stravincono.

Più la gente torna indietro più va nello stesso modo.

Pro. Sviluppo dei personaggi. È 'na storia di relazione tra psicotici e la cosa regge la serie alla grande.

Contro. non finisce. Anzi, no, quello è fra i pro. 

Contro. La tv è un posto in cui more troppa gente, spesso anche solo per caso. Alla fine sulla lunga rompe. Che paese è quello in cui ce so così tanti psicotici che se non gli riempi un telefilm de morti non stanno bene?

Ma soprattutto perché dobbiamo comprargli la roba?

Comunque la serie è bella, ben fatta con bei personaggi.

More troppa gente, l'ho già detto. Alla fine la cosa è indiferente, visto che tanto (spoiler l'ho detto?) tornano indietro nel tempo per cambiare il passato. Per la terza volta, se ho capito bene.

E ok, non è un finale, è il finale aperto da telefilm più bulo che ho visto fin qui, però.

Mo voglio vedere come lo rendono credibile nella seconda stagione.

Non oggi però.

Oggi ho altro da fare.

Certo cazzo che spoiler è davvero potente.

A pensarci bene, però, questo rende il cataclisma per come l'abbiamo visto in tutta la stagione poco credibile.

Contro, quindi, c'è una certa scarsa aderenza al realismo di alcuni elementi fisici. Come sempre succede co ste storie. Cazzo.


martedì 3 novembre 2020

ricorrenze di ieri e di oggi

 oggi due post

abbondiamo

alcuni link per celebrare le ricorrenze


https://www.ildeposito.org/eventi/la-morte-di-pierpaolo-pasolini?utm_source=ildeposito-newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=2020-11-01

 

https://www.ildeposito.org/eventi/leccidio-di-mentana?utm_source=ildeposito-newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=2020-11-01

 

 


Dirk gently seconda stagione

Save Dirk Gently - Home | Facebook

 

Ricominciamo, dopo questa ennesima sospensione di ogni attività di scrittura.

Comincio scrivendo il post sul notes del cellulare davanti alla banca, visto che si può entrare solo uno per volta. C'è molto da dire su questo, bisognerebbe creare un blog apposito, con un nome lungo e che sarebbe difficile non fare drammatico.
Come cambiamo in pandemia sarebbe troppo.
La pandemia come reality, forse.
Ma veniamo a noi, che dobbiamo parlare de 'na cosa più leggera.
La seconda stagione della serie USA di Dirk Gently è gustosa, meglio della prima.
Del resto dopo aver lavorato sul viaggio nel tempo dovevano sparare più in alto.
I creatori di mondi è un bello spunto.
Spoiler
Che il mondo sia per un certo verso infantile ci sta tutto. Che chi crea mondi cerchi poi di renderli adulti con chilate di morti è patetico, proprio perché non c'è nulla di adulto nei mondi di fantasia con chilate di morti.
Qui non cadono nella trappola, unico limite è che al termine della prima puntata già ti hanno telegrafo tutto. A quel punto ciò che resta è la dinamica tra i personaggi, l'unica cosa, del resto, che può rendere sopportabile una storia che si dipana per 10 episodi.
I personaggi sono tutti all'altezza, al limite mi spiace che non compaiano di più Panto Trost e soprattutto la sorella. Bart.
Invece sempre meglio il trio chiassoso, uno dei veri punti di forza della serie. Magnifici i due sbirri.
Frodo ha forse troppo spazio, ma in fondo la serie è la sua.
Insomma io odio la tv, ma non tutta

mercoledì 23 settembre 2020

per la guardia dell'infinito

 Abbiamo aggiunto una illustrazione di the Katz in calce alle storie della Guardia dell'Infinito.

La aggiungo qui assieme al link per iniziare, per chi vuole, la lettura.

Speriamo sia una collaborazione lunga e fruttuosa






http://www.marvel-it-fanfic.com/RACCONTI/la guardia dell'infinito UE 1-3.htm

 




sabato 19 settembre 2020

La spada del destino di Andrzej Sapkowski



Avevo detto che avrei letto almeno i due volumi di racconti prima della seconda stagione del telefilm, che però stenta ad arrivare. Anche la lettura era stata interrotta per troppi cazzi che avevo da fare, un peccato, in effetti. Buona parte dei racconti migliori, in effetti, erano nel precedente volume, qui però ce ne sono alcuni con un taglio più leggero che sono davvero piacevoli e in ogni caso migliori di quelli più cupi. Molto buono il frammentario ultimo episodio, in cui si precipita in maniera improvvisa nel pieno dell'azione. Anche qui devo dire che preferisco i racconti al telefilm, hanno più senso. Il migliore è probabilmente il racconto sul mutaforma. Probabilmente aggiungerò cose a questo post. 

lunedì 14 settembre 2020

Leepus. Dizzy. di Jamie Delano.


Ammetto che non appena capita un libro di uno degli autori inglesi che ho amato sui fumetti, in particolar modo quelli Vertigo (o pre-vertigo), mi ci butto a pesce. Figurarsi poi il tizio che ha scritto il miglior ciclo in assoluto di Constantine.
Cominciamo quindi dai difetti. 
Credo che l'unico libro di Wu Ming che non ho sia l'armata dei sonnambuli. L'ho comperato per regalarlo a mio fratello e, notando la carta spessa, semipatinata e troppo pesante e compatta, decisi di non prenderlo per me, accontentandomi della versione digitale.
Se ci piace il libro di carta è per tanti motivi ed uno è che la carta da rotocalco è per i rotocalchi.
Questo l'ho preso lo stesso, ormai l'avevo ordinato. 
E francamente spero che traducano ogni cosa di Delano. 
È una narrazione serrata, senza un attimo di respiro, con una certa ampiezza di pensiero e pure molta empatia. 
Non sembra passato un attimo da quando lo leggevo. 
I personaggi ci sono tutti, anche quelli di seconda, terza o quarta fascia. 
Non c'è scontro. 
Non capisco davvero perché non abbiano tradotto anni fa ogni sua cosa esattamente come non mi spiego la stessa cosa per decine di altri autori stupendi. 
Potrei dirvi di più, ma farei spoiler, invece preferisco che lo leggiate. E che Mike sia con voi. 
Ricordate che è Delano. 
Vi beccherete più di un cazzotto sotto la cintura. 

domenica 13 settembre 2020

Lady S. di Aymond, Van Hamme

 LA GAZZETTA DELLO SPORT - LADY S. 1, ALBI AVVENTURA , NA ZDOROVIE',  SHANIOUCHKA!

Comincio dal primo episodio (che come in realtà è classico per queste produzioni, in realtà sono due, in cui si sviluppa la storia.

È davvero un bel mucchietto di roba quello che ho riesumato riordinando le carte, e mentre esse finiscono negli scatoloni nel box o nel secchio del riciclaggio, a seconda della loro rilevanza (ma sto tenendo roba che non userò mai più o che è chiaramente sorpassata, nel dubbio) il materiale leggibile che c'era finito in mezzo in attesa, appunto, che si mettesse un limite al caos va letto.

Questa volta, perché altrimenti ogni determinazione è soggetta ad essere minata, si è trattato di una bella lettura, interessante.

Na zdorovié, Shaniuchka! - Alla tua salute, Suzie (episodio doppio, quindi)

C'è un fondo di ingenuità profonda nella protagonista, che per il momento ci sta, ma che rischia di diventare una patina di pensiero patriarcale, se non tenderà a sparire man mano.

Per il resto ok. Spy story gustosa, i pezzi finiscono comunque tutti al loro posto. I disegni sono belli, tra i disegnatori migliori a cui Van Hamme si è associato, a mio giudizio.

Su Van HAmme che vi dico. M'ha folgorato troppo tempo fa per riuscire a dirne che bene. Sui cicli lunghi tende a perdersi un pochino sulla distanza, forse percdhé non tutte le trame sono in grado di reggere agevolmente le 90 pagine, ma ogni volta che sifa una critica a lui bisognerebbe ricordare che comunque vola a una certa quota in un mare di cani della tastiera (o penna).

Qui di certo non sbaglia una virgola.

Al limite qualche personaggio è un po' troppo ben disposto col mondo, considerato che agiscono tutti in un barile pieno di squali.

sabato 12 settembre 2020

Dragonero Magazine 2018

DRAGONERO MAGAZINE 4 (2018)

 

Continua la serie di recuperi di roba che avevo ammucchiato sotto la voce "li leggerò" e che so tornati alla luce riordinando.

Francamente questo magazine poteva rimanerci.

Gli articoli mi sembrano un po' così.

Magari per un neofita costituiscono una fonte di notizie interessanti, ma se leggi fantasy da una vita le cose da scoprire le devi andare a cercare altrove, il che è un peccato, perché anche noi con un po' di esperienza abbiamo dei diritti.

Di buono c'è che non si è parlato solo dei 4 o 5 cicli un po' de moda di questi tempi ma anche di qualche perla, magari non rara ma un po' più nascosta.

Interesante l'articolo sui film.

Anche quello di Lippi su Frazetta.

I fumetti, invece, non so un gran che. Di fatto è una storia introduttiva ad episodi. Il primo è carino e divertente, con una o due cose che stonano, forse, ma carino e divertente. Il secondo boh, non è sto gran che, però è necessario alla narrazione. Si poteva fare di meglio, ci trovo troppi difetti e forzature. Il terzo sta li, tolte le ultime cinque vignette è un breve riempitivo. Immagino che se la sezione centrale fosse stata migliore non mi sarei lamentato più di tanto.

Boh, quindi.

mercoledì 9 settembre 2020

Mercurio Loi 14

Mercurio Loi # 14 - Nascondino :: ComicsBox



Riordinare aiuta a riprendere la lettura di cose lasciate via per decine di ragioni.

Riprendo quindi la lettura di Mercurio Loi, uno dei pochi Bonelli che prendo.

Inattuale per un blog che dell'inattualità farebbe un marchio, se ci fossero lettori.

Una serie presto conclusa, se fossi un nerd forse saprei dirvi perché.

I disegni sono belli, lo storytelling, soprattutto all'inizio è notevole, però la storia non decolla.

Proprio perché estremamente dettagliata nelle prime pagine quando deve chiudere è finito lo spazio, male.

Poi diciamocelo, che non fosse la ragazzina geniale a radunare le persone più intelligenti di Roma era l'unica consolazione del deludente numero in cui questa storia iniziava.

Poi Batman cambia Robin, con uno il cui padre è vivo.

Non so se avrei continuato l'acquisto, letto sto numero. Forse si, per la sequenza iniziale, davvero bella. A volte basta poco.


sabato 5 settembre 2020

gli invisibili di c. j. cherryh

Questo è un romanzo sull'individualismo, sull'impotenza del soggetto isolato di fronte alla realtà fuori da sé e su come una società di persone che credono di poter piegare la realtà alla volontà sia una società malata.
È inoltre un libro sulla potenza creatrice dell'arte.
Uno dei romanzi più belli ed intensi di questa straordinaria scrittrice e uno dei più politici. Assolutamente da leggere. 

mercoledì 2 settembre 2020

Trilogia Di Shyamalan sui Supereroi

 Split: alcuni indizi sul sequel presenti nel film? | Cinema - BadTaste.it

Glass Streaming - Guarda Subito in HD - CHILI

 

Ho esistato molto prima di scrivere questo post.

In effetti, come sostengono molti, questi due film, l'ultimo in particolare, abbattono di parecchio l'entusiasmo che ci si è costruiti attorno al primo film. 

Mi chiedevo perché, dato che in Split vediamo la magistrale interpretazione di un attore che da solo regge l'intero film (col solo aiuto di due spalle, brave anche loro), che riesce a cambiare facce da personaggio a personaggio con pochi sapienti trucchi e dei tre è l'unico film che rivedrò sicuramente.

Mi chiedevo ancora perché, dato che sono comunque tre film notevoli, con personaggi notevoli e attori notevoli.

Poi ho capito.

Questa è la decostruzione definitiva del supereroe. Non la prima né la prima che mette a tema questa stessa questione, ma la prima che la accoppia con la domanda fondamentale.

Se il mondo ha così tanto bisogno di eroi perché essi non spuntano fuori che in casi eccezionali?

Poi iersera, di fronte all'ennesimo sceneggiato sul tizio che si erge bastione solitario contro la mafia e viene ucciso, nel ricordo unanime della sua grandezza e nella prudente presa di distanza dalle sue azioni (più fattuale che teorica, ma del resto se la gente non pratica il vizio di sopravvivere come ad esempio Lucano, non c'è bisogno di portarla in tribunale) ho capito.

La tesi del film è che il mondo non ha bisogno di eroi. C'è chi, organizzato, si prende ben cura del fatto che non ne senta il bisogno, dirò di più, che non senta neppure il bisogno dell'idea che si possa essere eroi.

Questa trilogia trova la sua grandezza proprio in questo, che smonta diligentemente la metafora del supereroe e ne porta allo scoperto il limite estremo.

Nessuno cambia il mondo da solo. Non può, poiché il nemico è organizzato.

Non so voi, per me in questo momento non potrebbe esserci un messaggio più attuale, mi sembra di vedere tutti i giorni che mentre noi ci scanniamo l'un l'altro, su cose più o meno serie, quell'altri ce ammazzano. Ogni volta che una bomba d'acqua trova un ingorgo e si sfoga portando via qualcuno, magari con tutta la casa, ogni volta che uno sbirro spara alle spalle a un ragazzino invece che dar la caccia ai mafiosi, ogni volta che ci buttiamo sulla scissione dell'atomo invece che concentrarci sul padrone che afferma che siamo solo carne da tritacarne mi verrà voglia di cercare sul loro polso il trifoglio tatuato. Ma non è così, sono solo organizzati, non sono una cattiva organizzazione tutta d'accordo. Sanno chi è il nemico, ma non smettono di combattersi l'un l'altro. 

Ah. poi il trifoglio. L'ordinario trifoglio. Genio.

Ecco, almeno ricordiamoci chi è il nemico.

Glass è dio. Dimenticavo, Glass è dio. È la ragione per cui a un sacco di gente piace più il villain che l'eroe, ma lui se lo merita.

Poi si. Presi singolarmente 'sti du' film sono minori, rispetto al primo della trilogia.

Però non sono film singoli, inutile giudicarli singolarmente.

 

ps. spero in un quarto film su Casey Cooke. Lo so che l'opera è conclusa. Ma uno spinoff...

 

lunedì 31 agosto 2020

Martian Manhunter di J.M. DeMatteis e Mark Badger

 Read online Martian Manhunter (1988) comic - Issue #2

 

Rigirando tra le mani un po' di vecchi albi, mentre cercavo idee per il ventennale della fanfiction, mi è ricapitata in mano questa mini, in cui gli autori, in soli 4 numeri, riescono a ridisegnare completamente il personaggio consegnandoci anche una storia avvincente.

Questa mini ci dimostra parecchie cose.

Intanto a me ricorda un autore che amavo e dal quale la lunga gestione del ragno, che non ho apprezzato più di tanto, poiché per me è stata altalenante, mi aveva allontanato.

DeMatteis è uno dei migliori tizi che hanno messo la penna sui mutandoni, è sempre bene constatarlo. Ricordarselo soltanto diventa culto.

Badger ha sempre disegnato troppo poco e di quel poco non ci è manco arrivato tutto. Considerato il numero di incapaci che vengono esaltati ogni giorno questo è davvero un male doppio.

Me la sono davvero goduta, anche se una colorazione meno scura avrebbe reso meglio.

Si può fare di tutto a un personaggio, letteralmente. Anche a uno non sconosciuto come questo. J'onn non è esattamente Animal Man. Il problema è che per fare de tutto a un personaggio devi saper scrivere e devi pure essere in buona.

Quindi qui abbiamo la totale revisione di un personaggio e funziona, in altri casi abbiamo delle storie che sconvolgono la continuity e fanno fuori dei comprimari importanti e sono delle emerite cazzate.

Non è il cosa, è il come.

Una delle migliori letture dell'anno. Ed è una rilettura. Non è un bene.


mercoledì 26 agosto 2020

Unbreakable di M. Night Shyamalan

 Unbreakable - Il predestinato (2000). Le origini dell'uomo di ...

 


Visto che per qualche misterioso motivo non l'ho ancora fatto è venuto il momento di vedere sti tre film di seguito a distanza ravvicinata (di seguito la stessa sera manco ce spero più, sono pieno di cose da fare come se fossi uno vero e se ammucchiano).

Non li recensirò uno per uno (in effetti non li recensirò, scriverò qui 4 cazzate) ma solo il primo (questo) e l'intero ciclo.

Comincio col dire che francamente non capisco l'odio che negli ambienti nerd leggo per questo regista.

Sembra quasi che chiunque non affronti il tema da un'ottica non di pura azione stia insultando qualcuno.

Non vedo come si possa insultare un ambiente che non si senta insulatato dalll'orrenda macchietta che è Big Bang Theory. Non sono un nerd, non mi ci sento. Credo sia l'unica ragione per cui quella gente, dal produttore agli interpreti (quell'altri lavorano, non te la poi prende co un cameraman) sono ancora vivi.

Qui, invece, c'è un rispetto estremo per il genere.

Lasciate perdere tutta l'azione.

Ben fatta, coi giusti ritmi nelle scene giuste.

Con poteri abbastanza credibili.

Con una regia non eccelsa ma comunque superiore alla media (vedere la scena della piscina per tutte).

Il rispetto del genere sta nel fatto che il fumetto di supereroi è di ispirazione per un ragazzino che non ha altra colpa che quella di avere una malattia generalmente mortale in forma lieve, che non può fare ciò che la società richiede da lui, una società così crudele che non insegna ai suoi figli che bisogna rispettare il diverso.

Mi sorprenderei se non diventasse un criminale.

Il rispetto sta nel fatto che il potere è una diversità e quindi va nascosta il più possibile a questa società.

Il rispetto è che i super sono persone come le altre, al limite un po' più sensibili, e che questa trasformazione è uno shock e un travaglio interiore, più che la capacità di volare o di sparare raggi dagli occhi (sapete quanto mi piacciano gli eroi cosmici, ma è un bene che questi non lo siano. Gli effetti speciali necessari avrebbero distrutto il film).

Abbiamo visto pochi film di fantascienza che possiamo dire ben fatti (si, lo so che c'è chi considera Indipendence day un film nettamente superiore a 2001), figuarasi film di supereroi (che non sono la stessa cosa, i mutanti li abbiamo visti in tutte le salse fin dagli anni 90 dell'ottocento, wells ha pure scritto un racconto su un tizio con la supervelocità, ma mi pare che la acquisisse in un incidente con un fulmine e reagenti chimici, la fs prospetta situazioni possibili ma non reali, i supereroi sono un genere psicologico, è la reazione a quegli avvenimenti che fa il genere. Lo so che psicologico vi sembra impossibile se pensate a youngblood o a roba simile, ma le eccezioni ...) quindi invece che odiare il tizio che ci è riuscito dovremmo incoraggiarlo a continuare, perché questo è un film che racconta due travagli psicologici. Credo sia il miglior film di questo genere che ho visto fin qui, anche se sono in dubbio con un altro dello stesso autore.

Sennò guardatevi Endgame, fa schifo e l'unica cosa che hanno azzeccato non è piaciuta a nessuno.


PS. Qui c'è una attore sopra la media, se non lo conoscete andatevi a vedere i suoi film, magari non quelli d'azione. Quelli li fa bene anche l'ex governatore della california. Questo è un attore vero, che fa bene i personaggi che gli danno, qualunque essi siano.

martedì 25 agosto 2020

Rasl Di Jeff Smith

 

Rasl Pocket Book 1: Amazon.it: Smith, Jeff: Libri in altre lingue

 

 

Cominciamo dal perché tra le tante immagini questa.

È un fumetto di pura azione.

Dentro c'è molto altro, Jeff Smith è uno dei grandi del fumetto perché, poco o molto che abbia fatto, riesce sempre a dare una densità alla sua narrazione che altri si sognano e molti neppure arrivano a sognarlo.

Per lo più i secondi sono molto più osannati, ma quello è un altro aspetto.

Qui c'è tutto un genere. È fantascienza allo stato puro, c'è il complotto, di quelli veri non di quelli dei complottisti che so tutti d'accordo anche i sassi ma il protagonista giovane stupido e solo riesce a vincere.

Qui c'è il complotto del risiko globale, in cui ognuno gioca per se secondo i suoi interessi e gli unici che si "salvano" sono quelli che hanno uno straccio di etica.

C'è una scienza futuribile che affonda le sue origini nelle basi della scienza moderna.

Ma soprattutto c'è azione continua. Non un istante in cui puoi rilassarti, proprio come la vita da fuggitivo che fa il protagonista, che porta su di se la sua maledizione, letteralmente (spoiler) tatuata.

Una storia che abbandoni a malincuore perché sai che vorresti viaggiare ancora in quel mondo, anzi, fra quei mondi.

Visto che di carne in pentola ne è rimasta molta (grazie al fatto che evita alcune implicazioni presenti invece in "neanche gli dei" di Asimov, chissà che non ci siano dei seguiti?

 

Picard (prima stagione)

 Star Trek: Picard' Renewed for Season 2 at CBS All Access - Variety

 

 Comincio con una lamentela. Sta interfaccia fa sempre più schifo ogni volta che la uso.

Veniamo alla serie. È Star Trek come Star Trek non era da molto tempo.

C'è poco fanservice, tra l'altro non fatto molto bene, ci sono buchi nella trama che fanno accapponare la pelle ma per il resto è una serie davvero notevole.

C'è l'etica perduta a cui il vecchio ammiraglio si abbarbica con disperata fermezza, c'è una società decaduta a causa delle sue debolezze e dell'incapacità di difendersi dai veleni che si sviluppano al suo interno. In quella decadenza si sviluppa ogni forma di male sociale.

C'è l'ambivalenza di quasi tutti i personaggi di contorno, dalla quale spuntano buoni e cattivi rispetto la necessità di fare la cosa giusta.

C'è il fatto che i cattivi, malgrado i metodi, avessero sostanzialemnete ragione. Peccato che sonoi una setta spietata disposta a sterminare intere popolazioni per difendere tutti gli altri, razzisti e sadici.

C'è spazio per almeno due spin off e se non (spoiler) buttavano giù il cubo borg ce ne sarebbe stato per tre.

 C'è Sette. Magari non a tutti può fare sto effetto (ai più al massimo fa partire la mano) ma è sempre stata una delle personagge migliori di tutte le serie, una delle poche, tra l'altro, fuori dalle due principali (su DS9 farei un discorso a parte).

Si ritorna all'universo non reboottato. Stendiamo un velo pietoso sui film pasticciati del reboot. Ho poco contro i reboot al cinema, al di la che James Bond è stato interpretato da 5555 attori senza bisogno di reboot, ma ho molto contro i film pasticciati, soprattutto se, avendo trame accettabili e attori buoni, vengono rovinati da un turbinio di grafica computerizzata e scene scombinate solo per fare contenti gli scemi. Le insegne luminose attirano gli allocchi.

Unico neo, ma anche questo è Star Trek, il pippone sul valore della mortalità e sul fatto che è la morte che da un senso alla vita. Vale per voi cristiani. C'ha ragione padre Pizzarro. Non la pensamo uguale. 

Alla fine è per questo che, contrariamente a quasi tutti, ad alcuni di noi sta morale (non etica, morale) cristiana che infarcisce tutte le produzioni americane ce sta stretta e non le sentiamo mai veramente nostre.

Ma è meglio così. Meglio che ci sia na distanza tra noi e le cose che vediamo, sennò diventiamo del fan (che è una brutta parola, riflettiamo sulle parole)


 

lunedì 24 agosto 2020

Bubba Ho-Tep

Bubba Ho-Tep | Horror.it

 Francamente mi sorprende anche solo che il film sia arrivato nel circuito dei DVD. Di certo non che non sia uscito nelle sale.

Non perché sia brutto, tutt'altro.

Proprio perché è una commedia horror ben interpretata e realizzata con mezzi limitati, centrata tutta sulla bravura degli attori.

Un film così nelle multisale non avrebbe speranze, non contro i film caciaroni con le mummie urlanti e quintali di grafica computerizzata mal fatta che esalta la gran parte degli spettatori che ancora pagano il biglietto del cinema.

Dopo averlo visto sono ancora in dubbio sul fatto che Elvis sia Elvis, forse se non avesse avuto Kennedy come compagno di avventura non avrei neppure dubitato della sua versione.

Il mostro è un mostro da classico film di mostri, senza tante pippe, e svolge adeguatamente il ruolo che gli è stato assegnato: quello dell'antagonista.

I due interpreti sono magistrali e anche le comparse, perché tranne forse l'infermiera comparse sono, sono impeccabili.

Ci tiene impegnati per una novantina di minuti (e anche questo è un pregio) facendoci fare più di un sorriso con una bella storia d'avventura. 

Una bella storia di come l'avventura ti accompagna vivo alla morte, come fa l'assumersi delle responsabilità.

Perché alla fine le mummie resuscitate, nel film, sono i due protagonisti, che erano morti e vegetavano e sono diventati vivi.

Maledizioni a chiunque non lo vedrà. Ma la maledizone peggiore è non vederlo.


Birds of prey (il film)

 Birds of Prey: il nuovo poster del film con la squadra al completo ...

 

In realtà non c'è tantissimo da dire. 

Il film è leggerino quanto basta, senza mai scadere nel troppo banale.

La protagonista, perché c'è poco da dire, il film è incentrato su un personaggio soltanto, il resto sono comparse, magari importanti ma comparse, riempie il film con le chiacchiere apparentemente insensate che la contraddistinguono.

Il suo umorismo, anche quando amaro e folle, non è quello del Joker, quindi si distingue e non è più la sua ombra.

È una follia solare tanto quanto cupa e rabbiosa è quella del Joker.

Per il resto è azione pura dall'inizio alla fine, col minimo di dialoghi "seri" per non far dimenticare il film dopo 2 secondi dalla fine (dimentichi solo i dialoghi, che quindi forse tanto seri non erano).

Divertente, ottimo per passare due ore di rilassamento, anche se la scena finale nel parco è un po' forzata, e, cosa che non è detto per nulla per un film come questo, magari anche per ripassarcele una seconda volta.

Ovviamente non preoccupatevi della continuity DC, credo che questo film ne abbia una tutta sua, ma magari mi sbaglio.

Unico vero neo, Cacciatrice non è neppure una comparsa, sembra una di quelle macchiette capaci soltanto di ruggire che hanno riempito tutti i fumetti di mutande dopo un certo momento degli anni 90 e di cui non riusciamo proprio a liberarci, oltre a non esserci nessun senso nella sua storia, spero per colpa di una sforbiciata troppo radicale alle scene delle sue origini.