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mercoledì 2 settembre 2020

Trilogia Di Shyamalan sui Supereroi

 Split: alcuni indizi sul sequel presenti nel film? | Cinema - BadTaste.it

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Ho esistato molto prima di scrivere questo post.

In effetti, come sostengono molti, questi due film, l'ultimo in particolare, abbattono di parecchio l'entusiasmo che ci si è costruiti attorno al primo film. 

Mi chiedevo perché, dato che in Split vediamo la magistrale interpretazione di un attore che da solo regge l'intero film (col solo aiuto di due spalle, brave anche loro), che riesce a cambiare facce da personaggio a personaggio con pochi sapienti trucchi e dei tre è l'unico film che rivedrò sicuramente.

Mi chiedevo ancora perché, dato che sono comunque tre film notevoli, con personaggi notevoli e attori notevoli.

Poi ho capito.

Questa è la decostruzione definitiva del supereroe. Non la prima né la prima che mette a tema questa stessa questione, ma la prima che la accoppia con la domanda fondamentale.

Se il mondo ha così tanto bisogno di eroi perché essi non spuntano fuori che in casi eccezionali?

Poi iersera, di fronte all'ennesimo sceneggiato sul tizio che si erge bastione solitario contro la mafia e viene ucciso, nel ricordo unanime della sua grandezza e nella prudente presa di distanza dalle sue azioni (più fattuale che teorica, ma del resto se la gente non pratica il vizio di sopravvivere come ad esempio Lucano, non c'è bisogno di portarla in tribunale) ho capito.

La tesi del film è che il mondo non ha bisogno di eroi. C'è chi, organizzato, si prende ben cura del fatto che non ne senta il bisogno, dirò di più, che non senta neppure il bisogno dell'idea che si possa essere eroi.

Questa trilogia trova la sua grandezza proprio in questo, che smonta diligentemente la metafora del supereroe e ne porta allo scoperto il limite estremo.

Nessuno cambia il mondo da solo. Non può, poiché il nemico è organizzato.

Non so voi, per me in questo momento non potrebbe esserci un messaggio più attuale, mi sembra di vedere tutti i giorni che mentre noi ci scanniamo l'un l'altro, su cose più o meno serie, quell'altri ce ammazzano. Ogni volta che una bomba d'acqua trova un ingorgo e si sfoga portando via qualcuno, magari con tutta la casa, ogni volta che uno sbirro spara alle spalle a un ragazzino invece che dar la caccia ai mafiosi, ogni volta che ci buttiamo sulla scissione dell'atomo invece che concentrarci sul padrone che afferma che siamo solo carne da tritacarne mi verrà voglia di cercare sul loro polso il trifoglio tatuato. Ma non è così, sono solo organizzati, non sono una cattiva organizzazione tutta d'accordo. Sanno chi è il nemico, ma non smettono di combattersi l'un l'altro. 

Ah. poi il trifoglio. L'ordinario trifoglio. Genio.

Ecco, almeno ricordiamoci chi è il nemico.

Glass è dio. Dimenticavo, Glass è dio. È la ragione per cui a un sacco di gente piace più il villain che l'eroe, ma lui se lo merita.

Poi si. Presi singolarmente 'sti du' film sono minori, rispetto al primo della trilogia.

Però non sono film singoli, inutile giudicarli singolarmente.

 

ps. spero in un quarto film su Casey Cooke. Lo so che l'opera è conclusa. Ma uno spinoff...

 

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