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mercoledì 21 maggio 2008

Kyashan

Caso e scelte editoriali vogliono che dopo la fine della serie di Tekkaman mi sono visto (dovrei dire rivisto) anche la fine della serie di Kyashan.
In questo caso, la storia di una guerra tra robot ribelli e umani.
Tre androidi molto avanzati, prodotti dalla maggiore autorità mondiale nel campo dei robot (questo nel contesto giappo è ben più importante che, tipo, da noi) per un incidente, acquisiscono un'individualità e decidono di sterminare l'umanità così da liberarsi.
Il figlio dello scienziato si offre per un esperimento, trasferire la propria coscienza in un corpo androide ultrapotente così da avere sia la superiore versatilità del cervello umano che la maggiore potenza dei corpi robotici.
Io sono cambiato. L'idea che i lavoratori, presa coscienza dello sfruttamento, si ribellino non costituisce più per me il tabù temendo che il sistema di indottrinamento che ha prodotto questo cartone voleva inculcarmi.
Però 'sti robot sono altrettanto bastardi che gli umani del cartone (si, gli umani, con poche eccezioni, in questo cartone sono delle vere merde) e la storia sostanzialmente tiene ancora oggi (vuoi anche per una certa drammaticità di fondo, vuoi perché, appunto, nel conflitto si salvano veramente in pochi e la ragione, seppur in una storia spostata dalla parte degli umani, non è per nulla certa una volta per tutte. Bene. Una su due delle serie di "super-eroi" giappo degli anni 70 che ho già visto integralmente resta ancora guardabile.
Vediamo il seguito. Ultima nota. È da poco uscito un film in cui invece che di robot si parla di cadaveri rianimati. La storia, sostanzialmente, è simile, mi pare di capire. Invece Kyashan il mito (che non ho mai visto) è una serie celebrativa di 4 episodi, solo per cassetta, di un 30 minuti che sostanzialmente riedita la stessa storia, cambiando alcun e cose essenziali, però. Ad esempio il finale è più mistico e Tetsuya le poche volte che si vede è vestito peggio.

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