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mercoledì 20 febbraio 2008

acchiappato

Volevo parlare di un cd, mentre aspettavo di passare alla correzione del racconto che ho appena finito di ricopiare dalla carta.
Poi però, cercando un attacco per questo post mi sono venute in mente un paio di amenità, quindi comincio con quelle.
Intanto, rileggendo il post precedente mi par di capire che dovevo essere veramente cotto, nei giorni scorsi.
Spero sia dovuto al freddo preso sabato mattina e non a qualcosa che ho mangiato la sera.
Ci sono stato attento e scoprire una nuova allergia alimentare mi farebbe veramente incazzare.
Insomma, mi sono fatto un bel regalo di compleanno, tre giorni di idiozia (un incubo).
Fatto sta che per darmi una svegliata me so sfonnato de caffè, pessimo.
Ora, sarà anche la miscela, io però, per non sapé né legge né scrive un passaggio col bicarbonato gliel'ho dato.
Non vi dico.
Se non avessi dei veri pregiudizi verso le caffettiere nuove ci farei sopra un pensierino.
Ma veniamo al disco, che manco Lester Bangs la tirava così in lungo con le cazzate.
Durante l'adolescenza ascoltavo montagne di merda.
Non credo di dirvi nulla di nuovo, molti di voi sono cresciuti nei fecciosi anni 80. In quegli anni la semplice scelta di avere uno straccio di vita sociale equivaleva ad ascoltare merda in quantità industriale (non che ora vada meglio, semplicemente ho cambiato frequentazioni).
Ora, fra le cose che non dovevi rinchiuderti da te o fare scene da pazzo per ascoltare robba bona c'erano, a mio insindacabile giudizio, i Depeche Mode.
Scene da matto. Facciamo un passo indietro.
Una volta, a una festa, in cui sostanzialmente la roba meglio ascoltata era qualche pezzo dei Duran Duran (un vecchio matto d'un fumetto degli anni 60, mi pare), già bello sbronzetto (ma manco tanto, che gli alcolici di quei tempi bisognava lottarseli) so uscito in macchina e ho preso na cassetta dei Black Sabbath. Poi so rientrato e ho fatto: "ragà, qui se non sento un paio de pezzi da sta cassetta do fori de matto" e l'ho messa su.
Incredibilmente questo non ha incrinato la mia vita sociale (vabbé che eravamo sempre la stessa dozzina di persone. Ridurre sarebbe stato peggio. Il paesotto è veramente una gabbia. Rischi di restarci dentro coi tuoi nemici assetati di sangue. Come l'poro Alien).
Beh, non l'ha incrinata a patto che la tipa della festa mi avesse già rifiutato ai tempi di sto pezzo. Ma tant'è.
Insomma, volevo partire con una recensione di Catching up with depeche mode, in cui magari facevo qualche motto di spirito su questo o quel pezzo (che so, padrone e servo?) invece l'ho tirata per le lunghe con i miei tiramenti su un'altra cosa che m'ha salvato la vita negli anni 80.
A sto punto per sapere almeno di che sto parlando wiki

2 commenti:

Barbara ha detto...

Adoro i link viola. Li voglio anch'io. Come si fanno? Mi commuove fino alle lacrime il fatto che sì, in tutti questi anni (ormai più di 20 peppuzzello!) di frequentazione ho sempre avuto un'alta opinione di te, nonostante i tuoi innumerevoli difetti, però solo dopo aver letto questo post ho realizzato che magari è vero, magari sei un po' un genio.

giuseppe ha detto...

infatti i link viola piacevano molto anche a me
ma rendevano un po' troppo poco spartano il blog, quindi li ho modificati.
È facile: vai su "personalizza", scegli "caratteri e colori" (mi pare) e cambia da una delle varie tavolette il colore dei link (o di qualsiasi altra cosa, se è per questo)